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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

12 dic 2019

L’Ottusa muraglia

Potrebbe essere una notizia migliore, perché l’amministrazione statale cinese rinuncia a Windows entro il 2022 non perché ci sia di meglio, ma per questioni politiche e commerciali.

È il diktat di un regime oppressivo, non una scelta basata su criteri ragionevoli.

Nondimeno, Windows sparirà dal trenta percento dei computer di stato entro il 2020, il cinquanta percento entro il 2021, l’ultimo venti percento per fine 2022.

Il punto è che si può fare. Si parla di un numero tra venti e trenta milioni di postazioni. Dire enorme è poco.

11 dic 2019

Quelle piccole attenzioni

Ho scritto al supporto di Bare Bones perché da un paio di versioni BBEdit non mostra correttamente a video il logo Apple che si ottiene da tastiera con Opzione-Maiuscole-8.

Nel documento il carattere è corretto e, per esempio, si vede giusto nella pagina Html prodotta nel browser a partire da un file Html o Markdown. Ma nella finestra di BBEdit appare solo un punto interrogativo rovesciato.

Mi hanno risposto subito.

Mi hanno ringraziato per avere scritto ancora (ovvero hanno verificato che sono un cliente storico. Per la precisione, in vent’anni avrò scritto al supporto quattro volte, non quattrocento).

10 dic 2019

Dove eravamo

ZdNet ha proclamato il Device of the Decade, l’aggeggio del decennio: iPad.

Annunciato il 27 gennaio 2010, ovvero all’inizio degli anni Dieci che si chiudono tra tre settimane.

Il sito celebra a modo suo, con il titolo Perché ci ha messo nove anni ad avere il proprio sistema operativo?.

Le domande da porre sarebbero altre. Apple è stata accusata di avere smarrito la strada dell’innovazione e l’idea del device of the decade rimasto tale per dieci anni sembrerebbe un appoggio alla tesi.

9 dic 2019

Il tempo per programmare

Il fatto stesso che 9to5Mac titoli Tim Cook è in Giappone a incontrare sviluppatori di app di età tra i tredici e gli ottantaquattro anni dovrebbe farci (ri)pensare al ruolo della programmazione come fatto della vita e elemento di cultura generale, più che di specializzazione o strettamente professione.

Masako san e Hikari san sono eccezioni, sicuro. Per quanto ancora?

8 dic 2019

Schermo piccolo, gente mormora

C’è Dr. Drang che si diverte a scrivere un programmino in Python per risolvere la prova di abilità linguistica di una trasmissione televisiva.

(Programmino nel senso della lunghezza; la dissertazione è interessante e certamente ci ha speso sopra ben più di un quarto d’ora).

Alla fine mostra un output del programmino.

Su un iPhone, dentro Pythonista.

La sensazione è quella di un computer al lavoro sul software che gli è stato ordinato di eseguire. Ma forse mi sbaglio ed è solo un telefono.

7 dic 2019

Scrivere come se fosse il 1979

Devo dire ancora qualche cosa sul tema degli strumenti da usare a scuola primaria per introdurre i bambini al coding e al mondo del lavoro.

Piccola autopubblicità: ho scritto anni fa su Apogeonline di come George R. R. Martin scriva la saga delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, da cui arriva il Trono di Spade, su WordStar, un programma che compie giusti giusti quarant’anni, lo stesso che ha usato Arthur C. Clarke per scrivere la sceneggiatura del film 2010: Odissea due.

6 dic 2019

I codici della pittura

Rispetto al dibattito sugli strumenti da usare nella scuola primaria per introdurre i bambini al coding e prepararli al lavoro del futuro, ho scoperto su Colossal che Diana Adrianne Smith ha l’hobby di dipingere con Css.

Si possono vedere altre creazioni sul suo sito personale.

Diana è una UI Engineer, tutto tranne che una artista pura. Ma evidentemente si è trovata bene al famoso incrocio tra tecnologia e arti liberali.

Dov’è che entra in ballo la scuola? Css è un sistema di marcatura del testo. Praticamente Diana scrive istruzioni che, tradotte in linguaggio naturale, sono cose tipo prendi un cerchio, deformalo in questa direzione, colora il bordo di giallo e l’interno di verde, fai il bordo spesso così e metti tutto in questa posizione. È il sistema per assegnare stili grafici e tipografici ai siti web.

5 dic 2019

Voglio macOS Golden

Forse lo avevo già detto, però dirlo vicino a Natale magari ti porta un regalo inaspettato: caro Tim, sono dispostissimo a pagare per macOS Golden, una versione del sistema operativo che contiene zero virgola novità e sulla quale per un anno si è lavorato a nient’altro che risolvere bug, soprattutto quelli abbastanza fastidiosi da interferire nel lavoro e sufficientemente secondari da venire trascurati dai programmatori che ricevono altre priorità.

Ben Lovejoy accenna a qualcosa su 9To5Mac e presso di me sfonda una porta apertissima; anche se non si tratta nel mio caso di bug in senso stretto, aggiungerei una solenne revisione delle combinazioni di tastiera, in modo da aumentare la coerenza del sistema e dovunque possibile la stessa combinazione abbia lo stesso significato. La complessità del sistema rende del tutto impossibile raggiungere la perfezione su questo, tuttavia si può fare molto e si dovrebbe.

4 dic 2019

Semplice e inedito

Ho una bassa opinione degli elenchi di trucchi, salvo eccezioni: un elenco con un tema elementare, capace di insegnarmi qualcosa che ancora non conosco, è degno di nota.

Come questo articolo di Apple Must sull’ uso del pulsante Opzione. Due dritte che ho trovato inedite in un elenco nutrito e nemmeno tanto marginali. Bravi.

3 dic 2019

Cento di questi fascicoli

È uscito da un paio di settimane il fascicolo 5 del volume 4 della Art of Computer Programming di Donald Knuth, ultraottantenne autore di musica per organo nel tempo libero e indefessamente al lavoro sul proprio opus magnum, uno che non andrà in pensione neanche a quota duecento.

La pagina delle notizie sul suo sito personale rimarrà nello stato attuale per poco, avvicinandosi l’anno nuovo. Knuth scrive di avere 10000 anni (in base tre), propone un enigma grafico, accenna alla pubblicazione in ebook di uno spin-off del materiale non più disponibile in cartaceo, e accenna ai contenuti del fascicolo appena uscito: