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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

31 mag 2019

Causa ed effetto

Uno può divertirsi a pensare, chiaramente per assurdo, che ci sia un collegamento diretto tra i messaggi di Microsoft riguardanti un nuovo sistema operativo moderno, con aggiornamenti costanti e pressoché invisibili che avvengono in background, e la decisione del governo sudcoreano – nazione tecnologicamente avanzata – di abbandonare Windows a favore di software open source. La domanda, nel caso, sarebbe quale dei due eventi ha causato l’altro.

30 mag 2019

L’ora del rinfresco

Sarebbe certo più appassionante vedere una Next Big Thing ogni anno, ma l’amara verità è che non è (più) possibile. Spazi per rivolgimenti tecnologici profondi ne sono rimasti pochi o nessuno e c’è ampia possibilità di miglioramenti incrementali, mentre per cambiamenti radicali bisogna aspettare qualcosa, che sia il quantum computing o la connessione diretta con il cervello O che ne so. È per questo che Asus, per dire, propone un portatile dotato di due schermi, dall’ergonomia assai dubbia.

29 mag 2019

Com’è difficile essere un Mac

Degli oltre trecento spot girati per la serie I’m a Mac, solo sessantasei sono andati in onda. E alcuni furono rifiutati da Jobs perché erano perfino troppo divertenti, con il rischio di distrarre il pubblico dall’argomento centrale, che era la superiorità di Mac. Quanti si sono alterati perché sentivano presa in giro la loro scelta di acquisto, oggi possono tranquillizzarsi: le prese in giro vere non le hanno mai viste.

28 mag 2019

Un nuovo inizio. O due

Il tempo vola e non mi rendo conto di quanto sia imminente Wwdc. Me lo ricorda bene Jason Snell, con un pezzo stranamente utile da leggere. Di solito gli articoli di anticipazione sulla Wwdc contengono chiacchiere liquide e nulla più. Anche se non avesse letto Steve Troughton-Smith, Snell la saprebbe lunga già da solo, per capire come inevitabilmente questa sarà una annata storica, in cui comincia l’unificazione di Mac e iOS come piattaforme applicative… ma non come sistemi operativi, la scommessa che hanno fatto da anni quelli che la fanno facile e perdono regolarmente, essendo la materia complicata.

27 mag 2019

Bye bye Intel

Il comunicato di annuncio della nuova versione di MacBook Pro con processore a otto nuclei di elaborazione trasuda soddisfazione. Questi sono gli esempi di aumento delle prestazioni: I produttori di musica possono riprodurre in Logic Pro X progetti multitraccia massicci con un numero di plugin Alchemy fino al doppio di quello precedente [MacBook Pro 15” con processore a quattro nuclei]. I progettisti 3D possono renderizzare scenari in Maya Arnold fino a due volte più velocemente.

26 mag 2019

Comodamente insensibile

Apprendo da kOoLiNuS della fine di Tevac; per i nuovi del posto, è stato un sito Mac molto frequentato e animato quando andavano di moda i siti Mac. C’era molta competenza e c’era anche molta passione. Disgraziatamente abbondava l’idea che chiunque potesse scrivere di qualsiasi cosa e ci si attaccava eccessivamente ai rumors, le scemate sparate a caso dai siti americani che non sapevano niente delle uscite di Apple e inventavano o distorcevano per guadagnare traffico.

25 mag 2019

Convergenze e reminiscenze

Steve Troughton-Smith ha pensato di spiegare che cosa potrebbe accadere con l’arrivo di applicazioni iOS su Mac, lato sviluppatore, e lo ha fatto in modo splendidamente articolato e documentato tornando a quando Apple acquisì NeXT e costruì una nuova esperienza di uso mettendo insieme progressivamente Cocoa, il nuovo che derivava dall’acquisizione, con Carbon, che faceva funzionare le app della tradizione. Due sorprese lungo il cammino: la prima, moltissimo di quello che oggi riteniamo Mac-like appartiene a Cocoa, ovvero al nuovo arrivato.

24 mag 2019

La manovella dell’innovazione

Nel dibattito sull’innovazione, e anche oltre, oggi si può parlare solo di Playdate, la microconsole annunciata da Panic per l’inizio 2020. (Quasi) un quadratino con il lato che eccede di poco i sette centimetri, quasi un centimetro di spessore, schermo Lcd bianco e nero da 400 x 240 punti, con una manovella sul lato a integrare i pulsanti, sarà venduta con dodici giochi a sorpresa, realizzati da programmatori indipendenti, che arriveranno uno per volta ogni lunedì sull’apparecchio del proprietario.

23 mag 2019

Buone vecchie abitudini

Solo John Gruber può prendere un banale annuncio di speed bump dei MacBook Pro per ricavarne una serie interessante di deduzioni, non tutte banali. Intanto, uno speed bump è poca cosa, ma è anche importante; chi dipende nel lavoro dal Mac più veloce possibile vuole i processori migliori sul mercato e adesso un MacBook 15” può avere una Cpu con otto nuclei di elaborazione. Prima, no. Il comunicato non lo dice, ma Gruber fa sapere che sono state modificate ulteriormente le tastiere dei MacBook Pro.

22 mag 2019

Venti anni e non sentirli

L’ultima volta che Microsoft ha scritto un browser per Mac dovevamo entrare ancora in questo secolo e per Apple era quasi questione di vita o di morte. Venti e più anni sono passati invano, perché Microsoft ci riprova, con un ircocervo basato sul motore di Chrome che per ragioni sconosciute uno dovrebbe installare invece di installare Chrome e la promessa di essere Mac-like. Se non altro, Apple è in buona salute e Microsoft promette bene solo sul lunghissimo termine, quando finalmente ci saremo liberati di Windows e sarà una degnissima azienda che vende degnissimi servizi di cloud senza l’idea del dominio totale globale.