Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

13 apr 2019

Biscotto della fortuna

Partirai per la Cina molto disorganizzato e in particolare senza una Vpn degna di questo nome, per cui potrai avere problemi di aggiornamento del blog.

12 apr 2019

La carica di USB-C

Cose semplici, ma semplificano la vita un bel po’. Accrocchio per iPad Pro con ingresso USB-C e uscite VGA, HDMI, USB-C e (due) USB 3. Risultato, carichi due apparecchi (e potrebbero essere tre) con una sola presa a disposizione e intanto, fosse necessario, potresti anche andare sul videoproiettore. 600’

11 apr 2019

Tendenza Darwin

Posso dire di avere vissuto molte esperienze nella vita, alcune discutibili. A questa parte dell’elenco sono in grado di aggiungere l’avere ricevuto accesso a un file residente sul disco OneDrive di una organizzazione. Accesso significa che ho ricevuto un link, stile Dropbox. Differentemente da Dropbox, il link mi ha fatto inserire una password di un qualunque account Microsoft sensato (nel mio caso, Skype). Successivamente ho dovuto confermare l’operazione tramite un codice.

10 apr 2019

Classica tentazione

Non avrò tempo. Ignoro se il mio Mac mini potrà farlo funzionare degnamente. Diffido delle operazioni nostalgia, specie nel mondo digitale. Eppure, che voglia di vedere World of Warcraft Classic. Il vero gioco di ruolo di massa online, dove potevi attraversare un continente, ma correndo (cavalcando semmai) e ci mettevi magari una notte vera. Niente teletrasporti, niente punti di raccolta giocatori, niente generazioni automatiche di party per entrare in un dungeon ma dialogo con gli altri giocatori online.

9 apr 2019

Chiedimi perché amo la tecnologia

Certo, ci sono momenti dove la tecnologia è noiosa, non funziona, delude. Poi ci sono giornate come questa. Esce Pixelmator Photo che offre editing fotografico spettacolare su iPad, confortato dall’apprendimento meccanizzato. Il programma sfrutta Core ML e le capacità di rete neurale presenti nei nuovi iPad per rendere ancora più efficace ogni operazione di modifica. Il prezzo, di fronte alle prestazioni, fa ridere. Ridisegnano Helvetica dopo trentacinque anni. Il font da cui è partita l’impaginazione digitale era anche diventato il più noioso e abusato al mondo, clonato in modo triste per non pagare royalty da una nota multinazionale esperta in copiacce di roba funzionante.

8 apr 2019

La tensione ai dettagli

Anni fa, tanti anni fa, spiegavo che parallelamente a macOS gratuito avrei volentieri pagato per una versione Gold del sistema operativo Mac, neanche tanto evoluta per funzioni quanto robusta e curata per assenza di bug e ineccepibilità del design. Mi viene in mente mentre leggo John Gruber prendersela, come è sacrosanto, con la finestra di dettaglio degli aggiornamenti di sistema di macOS. Siamo nel 2019, può contenere quantità di testo molto consistenti, ma mostra nove righe per volta e non è ridimensionabile, né permette di fare clic sugli indirizzi inseriti nel testo.

7 apr 2019

Been There, Said That

Riccardo ha scritto sull’evento Apple ultimo scorso una straordinaria riflessione, per me eccessivamente critica, tuttavia assolutamente da leggere parola per parola. L’unica cosa è il titolo: una settimana prima di lui ho scritto che chiamarla Apple Entertainment era una cosa superata. Non voglio cambiare per non sembrare imbarazzato o non convinto; analogamente potrebbe sembrare polemica a chi trascurasse le date di pubblicazione e spero non succederà. La parte positiva di tutto ciò sono le sue argomentazioni.

6 apr 2019

Di nuovo insieme

L’annunciato rientro di BBEdit su Mac App Store è realtà. Si tratta di una notizia molto bella per tanti motivi. Conferma la vitalità di Bare Bones e porta credibilità allo Store, che sempre Bare Bones non si era fatta problemi nell’abbandonare quattro anni fa È anche un ritorno cosciente e voluto, non un compitino da esaurire formalmente per poterlo raccontare, tanto che su Mac App Store BBEdit sarà offerto in abbonamento.

5 apr 2019

Apocalisse in B minore

Lo scorso trimestre Apple ha avvisato il mercato che gli iPhone avrebbero reso meno del previsto e sembrava avesse ceduto una diga sulle montagne sopra Cupertino, se ve ne fossero. Oggi, un trimestre dopo come ogni periferia che si rispetti, Samsung avvisa che i suoi profitti caleranno di oltre la metà. Anche perché ha guadagnato meno dalla fornitura di schermi ad Apple, che ha venduto meno iPhone. D’altronde quello che succede in serie A interessa molti e quello che accade in serie B, per quanto importante, ha rilevanza secondaria.

4 apr 2019

La carica dei duecentomila

Il New York Times dedica un articolo ad Apple News+ che in una settimana [ha raccolto più di duecentomila abbonati](2019-04-04 00:50) e la faccenda è curiosa, poiché il quotidiano, nonostante una corte serrata, è rimasto fuori dal servizio, un po’ come quando al ballo di corte manca la principessa. Il giornalismo americano è (chilometri) avanti al nostro nel riconoscimento dei fatti anche quando, per così dire, non tengono in conto il parere dell’editore.