Se ricapitolo bene, abbiamo un computer da tasca prossimamente in vendita
per quasi duemila dollari, che
si spacca nelle mani dei recensori privilegiati prima ancora della data di uscita (in misura sufficiente da fare slittare la data) e che di cui
non si può divulgare lo smontaggio.
Sull’ultima notizia bisogna dire che Samsung ha qualche ragione, dato che correttezza imporrebbe anche a iFixit di attendere l’uscita ufficiale prima di pubblicare il teardown.
La situazione nel complesso fa comunque pensare che si possa trattare del lancio (fallito) del secolo. O, alternativamente, di un’azienda un po’ troppo rigida per stare al passo, che fatica a tenere il controllo della tecnologia di produzione e del proprio marketing. Insomma.
Dr. Drang, piuttosto che inserire a mano quaranta valori numerici in un form,
scrive una macro in Keyboard Maestro dopo avere ricavato i valori da una pagina web data in pasto a Numbers.
A metà strada, si vergogna un po’ di avere usato Numbers e descrive la riga di comando Unix che avrebbe raggiunto gli stessi scopi.
La spiegazione di molto di quello che tutti abbiamo da imparare arriva in fondo:
La Apple di questo secolo dispone di denaro pronta cassa in quantità sconvolgenti e c’è sempre qualcuno che spiega all’azienda che altra azienda dovrebbe comprare.
Fortunatamente, come
racconta Above Avalon, Apple impegna la propria fortuna in modo diverso: acquista… se stessa. Anno dopo anno, vengono acquistate da Apple azioni Apple sul mercato e si va verso i quattrocento miliardi di dollari.
È facile vedere la situazione da un punto di vista meramente finanziario. Il riacquisto delle azioni tende ad aumentare il valore intrinseco di quelle ancora sul mercato e a garantire dividendi più elevati agli azionisti (paradossalmente spendendo meno in dividendi, visto che circolano meno azioni).
Avevo già scritto in passato come Swift Playgrounds mi avesse lasciato una sensazione di voler ritornare dopo il primo impatto e confermo l’impressione positiva dopo qualche lezione, beh, no, partita, no, puzzle, insomma, diciamo esperienza.
La materia effettivamente viene semplificata al massimo eppure non è puerile. È richiesta attenzione ed è chiaramente possibile provare e riprovare, imparando dagli errori. Centrare l’obiettivo al primo colpo è immediato all’inizio e poi diventa elusivo in modo molto graduale. Effettivamente la programmazione in quanto tale diventa secondaria rispetto alla soluzione del problema. Lo scenario diventa sempre più libero e i problemi iniziano a presentare più di una soluzione.
Adesso che la festa ufficiale é terminata, voglio rendere omaggio al decennale di MacStories.
Si parla molto della qualità dell’informazione in rete; la verità è che bisognerebbe parlare meno e agire di più, per portare il browser dove si possono trovare qualità e autorevolezza e lasciare a se stessi i siti spazzatura e quelli di pubblicità con qualche contenuto negli spazi occasionalmente vuoti.
MacStories è un posto straordinario per leggere buona informazione sul mondo Apple e la
retrospettiva di questi dieci anni lo spiega bene, anche attraverso gli impegni presi con sé e con il lettore:
Mentre sui media girano tonnellate di materiali che spiegano quanto Facebook sia cattivo e mal rispettoso della privacy, si parla poco del nuovo sistema di identificazione e controllo biometrico che dovrebbe unificare la base dati europea in materia e creare un bacino di cittadini identificati biometricamente di dimensioni inferiori solamente al sistema cinese e quello indiano.
Gli interessati possono vedere una
presentazione del meccanismo, che è stato approvato dal Parlamento Europeo ed è destinato a entrare in vigore in tempi non lunghi.
Di passagggio in tanti modi. Torno dalla Cina, vado verso il lago, attraverso esperienze e condizioni inaspettate.
Tutto magari faticoso e però positivo. Non che mi debba vantare o lamentarmi; ho una vita interessante e fortunata, gran parte della quale è merito di altri.
Altri che includono i frequentatori di questa paginetta. Per questo si meritano i miei più sinceri auguri. Di passaggio, dovrebbero essersi chiuse numerose parentesi che complicavano l’aggiornamento del blog. Mi auguro, in più, che sia vero.
Partirai per la Cina molto disorganizzato e in particolare senza una Vpn degna di questo nome, per cui potrai avere problemi di aggiornamento del blog.
Cose semplici, ma semplificano la vita un bel po’.
Accrocchio per iPad Pro con ingresso USB-C e uscite VGA, HDMI, USB-C e (due) USB 3. Risultato, carichi due apparecchi (e potrebbero essere tre) con una sola presa a disposizione e intanto, fosse necessario, potresti anche andare sul videoproiettore.
600’
Posso dire di avere vissuto molte esperienze nella vita, alcune discutibili. A questa parte dell’elenco sono in grado di aggiungere l’avere ricevuto accesso a un file residente sul disco OneDrive di una organizzazione.
Accesso significa che ho ricevuto un link, stile Dropbox. Differentemente da Dropbox, il link mi ha fatto inserire una password di un qualunque account Microsoft sensato (nel mio caso, Skype). Successivamente ho dovuto confermare l’operazione tramite un codice. Questo è bastato per farmi passare alla fase successiva: un altro login. Dopo averlo confermato, mi è apparsa la conferma, nella finestra presente a sinistra in questa immagine. Puoi tornare a quello che stavi facendo.