Sulla cattiva strada
Un file contenente molte righe di testo, che voglio ridistribuire in modo casuale dentro il documento.
Un file contenente molte righe di testo, che voglio ridistribuire in modo casuale dentro il documento.
Di tutti i posti nei quali uno si aspetta di sentire parlare del nuovo linguaggio di programmazione di Apple Swift, l’ultimo era il rapporto Fast 50 2015 di Freelancer, che parla delle offerte di lavoro per liberi professionisti depositate sul proprio sito.
Gli strumenti di analisi del traffico web del governo americano, già citati in passato, ci aiutano a capire e visualizzare quali siano i reali rapporti di forza tra le varie piattaforme software e web.
Sono stato – esperienza interessante – al Salone del Risparmio 2016. Se si dovesse fare un discorso ad ampio raggio, partirei da uno stand che offriva scansioni 3D del corpo dei visitatori e relativa stampa 3D del modellino di sé, nonché dai robot che adornavano varie scrivanie. Silenti – mostrati unicamente come simboli dei nuovi sistemi di consulenza bancaria semiautomatica – e però eloquenti. Robot e scansioni 3D in un ambiente di promotori finanziari, banchieri privati e fondi di investimento. Sta cambiando qualcosina.
Tranciante, Re/Code: Un anno dopo, il verdetto su Apple Watch: metà degli intervistati pensa sia una ciofeca.
Non è più notizia la messa in vendita di Pangea Software da parte del fondatore Brian Greenstone, che preferisce passare il resto della vita assieme alla moglie a sviluppare la raccolta e lo scambio di minerali e fossili dopo quasi trent’anni e altrettanti giochi per Mac e iOS, mentre dovrebbero esserlo certe sue dichiarazioni.
Ho l’onore massimo di ospitare un guest post di Sabino, che ringrazio di cuore e a cui lascio la parola.
Non è tanto avere un database che contiene tutti i tiri effettuati da Kobe Bryant nella sua carriera di cestista professionista. È come te lo fanno consultare, che conta. Il database, direbbe un uomo di azienda, oramai è una commodity. Il 99 percento del valore arriva dall’interfaccia.
Ho sempre trovato comodo tenere nelle applicazioni anche quello che si chiamava Webkit, la versione di Safari derivata dal lavoro degli sviluppatori sull’omonimo motore di browser open source.
Control-F8. Mi evidenzia da tastiera i menu grafici di Mac, in alto a destra nella barra. Non sapevo colpevolmente che ci fosse, non mi immaginavo che ci fosse, sbagliavo e chissà quanti secondi di produttività ho perso ogni giorno a staccare le mani dalla tastiera. È una giornata speciale.