Due sono tante
Si sa che certe code fuori dagli Apple Store hanno generato sarcasmo e cattiverie nei confronti di chi le popolava e in quelli di chi possiede lo store.
Si sa che certe code fuori dagli Apple Store hanno generato sarcasmo e cattiverie nei confronti di chi le popolava e in quelli di chi possiede lo store.
Ci scusiamo per l’interruzione del blog dovuta a motivi di salute di Lidia, che finalmente si è liberata di un fastidioso virus intestinale, e del padre di Lidia, che – qui non si butta via niente – ha pensato bene di riciclare il virus intestinale che stava per essere dismesso. In ambedue i casi l’aggravio quotidiano impedisce di andare oltre la stretta urgenza e le priorità lavorative. Appena possibile riprenderemo le pubblicazioni.
Raccomando vivamente la lettura del lungo post di Riccardo sui suoi momenti personali di quarant’anni di Apple. Non fosse per lo stile sarebbe per la puntualità dei ricordi e della documentazione, o forse ancora per la peculiarità degli aneddoti e delle circostanze. È sempre un pezzo da leggere dall’inizio alla fine. Scappasse una pausa, va riempita con l’elenco dei Mac venduti da Apple nel 1996, giusto vent’anni fa, a metà strada.
Solidarietà a Kanye West, che ha presentato un suo nuovo album sul servizio di musica online Tidal commentando che mai, mai, mai lo si sarebbe trovato su Apple e dopo poche settimane ha cambiato idea. Capita a tutti di sbagliare.
L’ analisi di Horace Dediu su Asymco dei prossimi quarant’anni di Apple parte inevitabilmente da un riepilogo dei quaranta appena compiuti.
Avevo pensato a sviluppare una storia da primo aprile sul sottoscritto che, in compagnia di un amico, aveva iniziato a fabbricare aggeggi in un garage dell’hinterland milanese, finanziandosi con la vendita del fasciatoio e della culla, oramai superflui per sopraggiunto superamento dei limiti di età della prole.
Su Windows 10 sarà presto possibile usare bash, la shell (il programma di interfaccia a riga di comando) che è da sempre prerogativa di Linux e OS X contiene dalla nascita, anno 2000, per usarla come preimpostata credo da una decina d’anni.
È luogo comune che Mac non sia il luogo migliore per giocare. Per i miei gusti non ci sono problemi – giochi di ruolo, roguelike, strategici, rompicapo, multiplayer – e non sento il bisogno di cercare altro, anche se da ogni parte mi si dice che un PC è tutt’altra cosa.
Già detto di come la privacy su certi computer Windows sia carne di porco per come è trattata dai produttori hardware, va dato atto a Microsoft di adoperarsi per tutelarla lato software.
Metto da parte la programmazione consueta perché ho ricevuto una cartolina. Di quelle di una volta, stampate. Con l’immagine di un Apple IIc.