Perché compri un Mac? Tutti i computer sono uguali. Perché compri un iPhone? Android fa tutto quello che ti serve e costa meno. A che ti serve un iPad? Meglio un ibrido, un convertibile, un aggeggio con tutti i difetti di un computer e tutti i problemi di un tablet, che però puoi divertirti a montare e smontare alla bisogna sentendoti trendy.
Il dibattito sulla qualità del software Apple recente si è animato in modo interessante grazie a questo
articolo.
Oltre un anno fa ho indicato brevemente i motivi dell’assoluta
inaffidabilità di NetMarketShare nel definire le quote di traffico web per sistema operativo, browser eccetera.
Mica lo sapevo. Ero convinto che il primo Mud italiano, e di svariate lunghezze il più bello e coinvolgente, avesse cessato di esistere, vista l’impossibilità di collegarsi secondo le istruzione.
Raramente vado in auto a Milano, troppo traffico e poco spazio. Ricordo distintamente che molti anni fa si improvvisava un parcheggio sperando di evitare la multa.
Saranno in linea di principio più interessanti i prodotti di un’azienda molto bene organizzata oppure quelli di una che lo è meno?
La mamma di Piergiovanni ha compiuto gli anni di recente. Non si dice l’età di una signora; come indizio, siamo appena oltre un multiplo di quarantuno.

Le auguro di cambiare un sacco di iPad, per (loro) anzianità di servizio.
Di recente è saltato fuori un mio vecchio quaderno delle elementari. Non ho fatto le aste, sono troppo giovane. Le singole lettere, quelle sì, le ho scritte e riscritte, su pagine e pagine (ecco, non spontaneamente). In un certo modo la scuola elementare mi ha tenuto un corso di calligrafia. Non era il bello scrivere, quanto lo scrivere e basta. Gli inizi.
Non ho ben capito se e quali differenze vi siano tra il vecchio Flash Professional e il nuovo Animate CC di Adobe. Le nuove
funzioni aggiunte mi lasciano nel dubbio. Spero che non sia solo un cambio di nome.
Dopo gli ultimi due anni era difficile che questo cinquantesimo Super Bowl potesse essere altrettanto emozionante e non lo è stato. Cam Newton (
Carolina Panthers) ha pagato il debito di esperienza e deve essere comunque contento di essere arrivato in finale. Il gioco offensivo dei Panthers è risultato sottotono e dall’altra parte a Peyton Manning, fin troppo navigato, è bastato fare meno errori. A parte uno straordinario touchdown di Carolina in salto sopra le teste dei
Broncos, la partita ha offerto poco. Bellino lo spettacolo di metà partita, con una conclusione coinvolgente.