Nel 2013 il gruppo Starcom MediaVest lavorava a iniziative marketing per conto di Microsoft allo scopo di promuovere Xbox One, scrive ItWorld.
Una delle attività consisteva in recensioni video pagate. Venne scelta la rete specializzata Machinima, che corrispose un totale di 45 mila dollari a due recensori per produrre video su YouTube, e a un gruppo più ampio in base agli ascolti: un dollaro per ogni mille pagine viste, fino a un massimo di 25 mila dollari.
Gran pezzo, quello
dedicato da iMore al proprio sondaggio sulle abitudini dei portatori di watch. Gran pezzo che mostra come fare buona informazione via rete e contiene di per sé un sacco di nozioni di interesse.
Sul finire dell’estate arrivano le banalità assolute. Intuizione notturna: chiedersi se i prodotti Apple costino tanto, poco, giusto, è esercizio sterile.
Chiedo scusa per la pessima inquadratura, effettuata in pieno sole contro una vetrina che era tutta un riflesso.
Neanche quest’anno ci sarà tempo per occuparsi di tutte le cose interessanti. Scopro or ora che si lavora a uno spork di
FreeBsd chiamato
NeXTBsd.
Mi riferisco alla decisione di Chrome, che da oggi inizia meritoriamente a
bloccare in automatico i contenuti web non rilevanti per la pagina erogati in Flash.
Si gioca per vincere. Ho vissuto di basket e la sconfitta è una esperienza utilissima, per capire i tuoi errori e provare a vincere la volta dopo. Ho infilato monete in gran numero in certi videogiochi da bar dove era chiaro che ci fosse una fine. Guardo
Angband con tranquillità solo da quando ho sconfitto a duello Morgoth.
Per la categoria da riscoprire segnalo
Inventing the Lisa User Interface, articolo lungo quanto serve per essere accurato e breve il giusto per essere preso con leggerezza.
Tra gli avvenimenti di rilievo di questa estate metterò in archivio anche la quasi rottura, quasi simultanea, dei cavetti Usb-iPhone (connettore Lightning) e Usb-iPad (30 pin).
Rientro per un momento dalla pausa agostana per notare che, riporta
Android Police, inserire al contrario lo stilo di serie nell’alloggiamento di un Galaxy Note 5 ha buone possibilità di danneggiare irreparabilmente un meccanismo interno di riconoscimento che fa partire automaticamente applicazioni quando lo stilo stesso viene estratto e altre cose così.