Qualcuno avrà letto di sfuggita dei problemucci registrati in tutto il mondo su sistemi Windows, con blocco di voli aerei, malfunzionamenti bancari e interruzioni dei servizi più vari.
A credere a Microsoft, c’è anche una responsabilità esterna oltre a quella di CrowdStrike che ha distribuito in tutto il mondo un aggiornamento a dire poco esplosivo.
Un portavoce della società, riferisce il Wall Street Journal, afferma che un accordo del 2009 con la Commissione europea impedisce a Microsoft di chiudere ai soggetti indipendenti l’accesso alle funzioni del nucleo di Windows.
Difficile che entro Natale arrivi una cosa più fastidiosa di questa.
Da una settimana, a seguito di… boh, smettono di funzionare Application Switcher (Comando-Tab), il comando da tastiera per lanciare Spotlight (io tengo Control-spazio invece di Comando-spazio, ma il problema sussiste comunque e anche con altre combinazioni per la stessa scorciatoia) e le scorciatoie per il tasto Control quando c’è di mezzo Mission Control (per esempio: Control-freccia in alto non mostra tutte le finestre dello spazio di lavoro, oppure Comando-Opzione-D non nasconde il Dock).
Ecco come nascono le cospirazioni e le teorie complottiste.
Metti che CBS pubblichi sul web la telecronaca di Walter Cronkite dedicata all’allunaggio di cinquantacinque anni fa (disponibile da sedici anni, eh).
Chi, come il sottoscritto, si beccò la diatriba tra Tito Stagno dall’Italia e Ruggero Orlando dagli Usa potrebbe ascoltare qualche pezzo dell’originale, rivivere le fasi salienti, cercare magari qualche perla detta da Michael Collins nei quaranta minuti di buio prima di risentire le voci dal Lem eccetera.
Durante un trasferimento dati pesante e problematico, improvvisamente WhatsApp ha deciso che indicare le ore non andava più bene e ci volevano per forza i secondi.
Chissà se per farmelo pesare o per il gusto di sorprendere.
La cosa davvero curiosa è che il trasferimento andava sempre peggio e WhatsApp a un certo punto ha indicato i giorni, prima di tornare alle ore.
È passato stanotte in televisione un servizio sui giochi per Playdate. E già siamo sul registro dell’incredibile.
Su Rai News.
Dettagliato, documentato, corretto, approfondito, pieno di spezzoni di demo con spiegazioni comprensibili e appropriate.
Troppe volte dalla televisione di Stato mi sono giunte palesi marchette palesemente sponsorizzate da questo o quel brand. Certamente Panic, produttrice di Playdate, non ha pagato la Rai per avere una copertura così, da fare invidia. Un segmento che, per una persona sensibile al tipo di proposta, non dico che finisca automaticamente con un ordine di acquisto online, ma lascia sensibilizzati in modo molto positivo, senza strombazzate e senza hype.
Per la serie notizie perfette per un torrido pomeriggio di luglio inoltrato apprendo dalla rubrica GamesRadar di Edge (grazie al cielo, non il browser) che Baldur’s Gate 3 vince talmente tanti premi che l’attività di sviluppo ne risente e Larian – i produttori – ha cominciato a inviare gli sviluppatori alle premiazioni con uno schema a rotazione. Swen Vincke, amministratore delegato e regista del gioco:
Inviare un team di sviluppatori a una cerimonia di premiazione è una cosa, ma ce ne sono un mucchio e questo influisce sullo sviluppo.
Ho fallito clamorosamente diverse predizioni. Una è che Tim/Telecom/Sip/ non avrebbe mai ceduto il controllo della rete italiana di telecomunicazioni.
Invece è successo.
Per questo stasera dalle 21 ascolto con curiosità il dialogo copernicano tra Innocenzo Genna, Marco Fiorentino e Francesco Sacco, dedicato ai possibili scenari che si aprono. Non tra vent’anni, magari tra venti settimane.
Questa sera alle ore 21:00 unisciti a noi per approfondire le ripercussioni per i mercati italiano ed europeo dopo la cessione di TIM della rete.
È apparso uno studio scientifico che recita L’intelligenza artificiale generativa potenzia la creatività individuale ma riduce la diversità collettiva del contenuto.
È roba seria, solo che numerose voci riportano solo la prima metà del titolo.
Lo studio, riassumo al massimo, spiega che:
la gente creativa ha poco bisogno dell’assistente generativo; la gente meno creativa beneficia maggiormente dell’assistente generativo; i contenuti scritti con l’assistente generativo tendono a somigliarsi più della media. Non sarò io a negare al poco creativo la soddisfazione di sentirsi potenziato grazie al chatbot.
Mentre Apple rappresenta per l’Unione Europea un problema di disparità di trattamento verso gli altri concorrenti da parte di un gatekeeper, pare che Google possa considerare il web – chi mai penserebbe si tratti di una piattaforma di uso universale? – come cosa sua.
La novità di oggi è la presenza in Chrome di una estensione che assegna a tutti i dominî punto google punto com pieni poteri di monitoraggio dei sistemi di chi usa il browser.
Basta avere pazienza e tutto quello che può succedere, succede. Perché il marchio di fuoco della stupidità è fare una cosa semplicemente perché può essere fatta e gli stupidi pullulano.
Hano anche qualche soldo, come una Web Orange Limited che ha acquistato il dominio di The Unofficial Apple Weblog (Tuaw), un blog collettivo nato nel 2004 che per vari anni ha rappresentato una interessante fonte informativa e divulgativa.
Lo scopo? Rilanciare il marchio e tornare a informare sul mondo Apple.