Passano gli anni
Per un attimo credevo di avere trovato un Mud (Multiuser Dungeon) ancora più vecchio di British Legends. Poi ho verificato meglio e il primato di longevità resiste: il software data addirittura al 1978.
Per un attimo credevo di avere trovato un Mud (Multiuser Dungeon) ancora più vecchio di British Legends. Poi ho verificato meglio e il primato di longevità resiste: il software data addirittura al 1978.
Ci sono numerosi motivi per i quali, se sparisse OS X, adotterei FreeBSD, Linux, Darwin, letteralmente qualsiasi cosa tranne Windows. Per la più parte sono motivazioni sottili, che vanno spiegate e comprese, specifiche, talvolta esoteriche. Ma in fondo basta leggere.
Un tempo Steve Jobs dichiarò che Apple si trovava all’intersezione tra la tecnologia e le arti liberali e una eco di questa affermazione si può vedere nelle novità che sono Apple Music e Apple News: servizi curati da umani.
Le ragioni per cui ci si innamora, è raro che siano sofisticate. Certe volte uno neanche sa il perché e basta.
Era rimasta una questione aperta legata all’utilizzo di formati il più possibile testuali, liberi e magari pure semplici.
Rinvio il post previsto per oggi perché mi ha scritto Vittorio in tema di accessibilità.
Ogni tanto su Slashdot viene posta una domanda invece che data una notizia. Qualche tempo fa la domanda era questa.
Per una volta mi sono lasciato andare alla curiosità tardigrada verso le app premiate da Apple per il design durante il Wwdc 2015.
Si parlava di accessibilità con la notizia del premio assegnato dalla American Foundation for the Blind ad Apple per Voiceover.
La American Foundation for the Blind ha appena omaggiato Apple del premio Helen Keller per il 2015 assieme all’attore Charlie Cox (interpretazione di un supereroe cieco), al musicista non vedente Ward Marston e all’azienda Vanda Pharmaceuticals.