iPhone 5 mi ha proposto l’aggiornamento a iOS 8 e ho diligentemente accettato. Preferisco che pensi lui a scaricare tutto e avvisarmi quando è pronto anziché mettere tempo per collegarmi a mano su un server superaffollato e aspettare più tempo del dovuto e del previsto.
Per parlare con cognizione di causa di iOS 8, niente è meglio della accuratissima
recensione di Ars Technica, mentre per iPhone 6 e iPhone 6 Plus il riferimento è assolutamente John Gruber di Daring Fireball, che li ha provati entrambi per una settimana e ha fissato sulla carta virtuale un
racconto dettagliato e meritevole.
Mi si dirà che porto ancora sulle spalle lo stress della storia passata, che è roba di un altro secolo e che Microsoft ha affermato di
continuare a produrre Minecraft per iOS e Mac anche dopo l’acquisto di Mojang, la software house che lo produce, per la bella cifra di due miliardi e mezzo di dollari.
Leggo un articolo intitolato
Iniziare a bloggare con Microsoft Word.
Bill Ready, amministratore delegato di Braintree (proprietà di PayPal), così
si è espresso su Cnbc a proposito di
Apple Pay.
Mi ha punto vaghezza di aggiornare le mie password principali di Google e Apple, dopo avere trovato certi miei indirizzi in alcuni database circolati di recente in rete.
Grazie a Fabio ho potuto provare una copia di
Mailbox per Mac. Mentre è liberamente scaricabile su iOS, per Mac la beta richiede il possesso di una betacoin, una monetina virtuale.
Mi scrive Eugenio ed è una perfetta risposta a certi
episodi. Quanto sotto, da grassetto a grassetto, è il suo testo.
Nel 2014 mi sono trovato ancora a leggere, in ritardo di vent’anni, che chi sceglie Apple è l’adepto di una religione.
Ho fatto a meno del cellulare fino a che ho potuto; era l’oggetto più inutile del mondo. Fino a che ho capitolato, per acquistare un Nokia 3210. Il minimo assoluto, mediocre sotto ogni punto di vista, fin troppo per i miei usi.