Se fossi un angel investor, invece che buttare denaro nell’intelligenza artificiale surrettizia, cercherei una disruption nello spazio delle videoconferenze, che si trova in una involuzione malinconica, fastidiosa e deprimente.
Come si diceva qualche giorno fa, siamo rimasti ai mezzibusti ed è solo l’inizio. Zero educazione e formazione a parlare in un obiettivo; il dramma umano ed estetico dello sfondo salottiero è stato risolto eliminandolo e ora hanno tutti lo sfondo sfocato oppure quello finto, il loft, la spiaggia caraibica, una tristezza fantozziana infinita quanto l’omologazione.
Ho ancora la fortuna di non avere troppi contatti con le istituzioni sanitarie, però ogni tanto capita e ieri mattina alle undici e mezza ho effettuato un prelievo di sangue di routine a scopo di check-up. Istituzione ospedaliera, impegnativa standard del medico di base, niente di speciale.
Ieri sera, attorno alle diciannove, mi è stata notificata la presenza dei risultati nel fascicolo sanitario elettronico. Alle diciannove e trenta, otto ore dopo l’esame, ho inoltrato i risultati al medico che a buon diritto mi risponderà oggi e ci mancherebbe.
Azzardo che su Linux non esista un sistema di backup sofisticato al livello di Time Machine e mi risponde guarda che Linux è pieno di sistemi di backup, prova a guardare su GitHub. Cerco il termine Time Machine su GitHub e trovo un’infinità di risposte.
Mi chiedo chi abbia avuto l’idea che ha suscitato così tanti nomi di progetto simili a Time Machine.
Intanto chiacchieriamo di come usare Time Machine, di come si installa (attacchi un disco, dici di usarlo, fatto), di come si portano i dati su un nuovo Mac (attacchi il disco, Assistente Migrazione, fatto), di come ripristini i dati, e capisci di quanto tanta gente sia ossessionata, più che dal controllo del computer, dal controllo sul computer.
Prima che lo facciano notare tra meno di una settimana a Wwdc, il linguaggio Swift veniva annunciato giusto dieci anni fa nella stessa occasione.
A riguardare la presentazione (il link sopra parte al momento giusto, sotto c’è tutto il keynote), no, niente nostalgie, ma che epoca diversa. Un nuovo linguaggio di programmazione, più semplice e diretto, più veloce, che inaugurava una nuova epoca per lo sviluppo di Apple.
Era a un passo dall’essere for the rest of us; i Playground erano letteralmente magici e tutto era talmente acquisibile che perfino io ci scrissi sopra un libretto a riassumere le informazioni principali sulla prima versione del linguaggio.
Capisco l’entusiasmo per la app walkie-talkie gratuita creata dai francesi di ten ten che, si legge, ha un successo virale e soprattutto proprio in Francia, dove avrebbe superato il milione di utenti.
Ten ten, nell’elenco dei codici CB usati dai radioamatori, significa trasmissione completata, rimango in attesa.
Ho letto che la nuova società riceve un sacco di attenzione dagli investitori pur non avendo al momento un piano di sostenibilità finanziaria. Spero che vada nel migliore dei modi e che monetizzino alla grande.
La prova provata che i nostri figli cresceranno migliori di noi: le mie figlie usano quotidianamente ben tre app finaliste ai Design Awards Apple per WWDC. E io nessuna.
Per un po’ è una battuta e di certo le Crayola Adventures non fanno parte della mia lista di interessi primari.
Poi però le figlie hanno facoltà di attingere liberamente dal catalogo di Apple Arcade. Se si soffermano vuol dire che trovano nei punti di interesse, vuoi per la meccanica di gioco, vuoi per la grafica, vuoi per chissà che cos’altro.
Grazie a un Apple Tag viene sgominata una rete criminale di furti di legname e attrezzature che aveva causato danni per vari milioni di dollari a migliaia di vittime.
Raramente si è vista altrettanta sproporzione tra la cura e il beneficio ed è meravigliosa; migliaia di persone oneste recuperano denaro e risorse in quantità consistente, i criminali sconfitti su tutta la linea.
Un Apple Tag costa credo trenta dollari e se ne fa recuperare cinque milioni alzerà anche un po’ la media.
La morale della storia: se le tue cuffie Lightning richiedono Bluetooth acceso, dovevi spendere di più.
La storia: produrre cuffie Lightning implica una licenza da pagare ad Apple, che aumenta i costi, e una certa padronanza tecnica per implementare il suono come si deve.
I cinesi più intraprendenti hanno trovato l’uovo di Colombo: cuffie Lightning che non usano il protocollo Lightning.
Di Lightning c’è solo il connettore. Attraverso il cavo passa unicamente corrente per alimentare le cuffie.
Non c’è alcun dubbio che TextBuddy sia molto carino: una finestra per accogliere il testo su cui lavorare e poi centotrentasette comandi, dicono a Retina Studio, per la trasformazione del testo stesso. Sono davvero tanti: oltre a quello che viene in mente subito, ci sono Ocr di immagini, trascrizione audio di testo e video, cattura e pulizia dell’Url nella finestra a galla di Safari e via dicendo. Alcuni comandi eseguono addirittura alcune operazioni semplici in ChatGpt.
Dan Moren ha toccato su Macworld un tasto intelligente, con il pezzo I progressi invisibili di Apple sono belli come quelli che si vedono. Per avere l’applauso o quanto meno il gradimento del pubblico su funzioni evidenti, certi effetti speciali e certe meraviglie devono essere nascoste e invisibili.
È un filo sottile quello su cui si muove Apple e un esempio perfettamente calzante è il recente annuncio del nuovo schermo Oled di iPad Pro M4.