Nel trimestre di Natale 2012 Apple ha incassato il 77,8 percento dei profitti del mercato dei computer da tasca e Samsung il 26,1 percento. Esatto: hanno intascato insieme complessivamente il 103,9 percento dei profitti totali esistenti. Non hanno battuto autonomamente moneta; le altre aziende concorrenti nello stesso mercato hanno generato profitti negativi, ovvero hanno perso denaro nell’attività.
Non c’è da essere orgogliosi di avere visto quello che è evidente. Due anni fa
scrivevo che Microsoft era chiusa in un angolo con la faccenda di Office per iPad, perché come si muove manda in fumo la strategia che l’ha nutrita finora.
Il
viaggio a Savigliano è stato bello, un’esperienza da ricordare e persone sveglie e volonterose.
Già che
si parlava di batterie, le danze per l’iPad da combattimento sono cominciate alle sette in punto e l’oggetto si è definitivamente arreso alle 18:41, undici ore e quaranta. In mezzo, una pausa pranzo e una mezz’ora di relax post-intervento; connessione cellulare sempre attiva, Wi-Fi sempre attivo. In aggiunta, due ore abbondanti di macchina costantemente accesa, collegata al videoproiettore e con Bluetooth attivato per il controllo a distanza da parte di iPhone.
Uno si chiede perché dovrebbe comprare un costoso iPad Air, quando là fuori è pieno di attraenti Samsung che fanno tutto quello che fa iPad e alla fine sono tutti uguali.
Domenico mi segnala – grazie! – una pagina di Stack Exchange, sezione TeX. Stack Exchange è il luogo dove porre domande di programmazione a tutti i livelli e avere sempre una buona risposta. TeX è il capostipite dei linguaggi di composizione di documenti da cui discende LaTeX.
L’amico
Stefano mi ha tirato dentro il podcast di Archeologia Informatica dedicato ai
trent’anni di Mac.
Mi ero fatto l’appunto e anche
Mario mi ha fatto notare la stessa cosa: Pages, che nella nuova e controversa versione unificatrice del formato applicava un ingestibile conteggio caratteri privo degli spazi, ora finalmente applica il conteggio senza spazi e anche quello con, oltre a quantificare parole, paragrafi e pagine.
Se scegli Apple, stai dietro a gente che coltiva da anni con cura maniacale una
espressione regolare per riuscire a trovare automaticamente in un testo qualsiasi indirizzo web concepibile.
Si chiamano articoli click bait, esca per i clic. La spari grossa, la gente un po’ ci crede un po’ ci ride, il contatore delle visite gira a volontà.