I Mac di produzione attuale hanno il tasto di accensione piuttosto vicino all’angolo superiore destro della tastiera e può accadere di premerlo accidentalmente. In questo caso Mac va in stato di stop; niente di pericoloso, ma se capita rallenta il lavoro e irrita.
Da una parte Apple incappa in scivoloni di sicurezza spiacevoli, come
Gotofail.
Facile lasciarsi prendere da App Store e dalla sua facilità. Mi lascio prendere anche da
MacForge, praticamente una spremuta di
SourceForge per distillare applicazioni open source, libere e gratuite, selezionate per il fatto di funzionare su Mac.
Il computer è una macchina generica, che ha cambiato la storia del mondo esattamente perché, al contrario di qualsiasi altro strumento inventato dall’umanità, ha capacità potenziali illimitate. Una forbice taglia, un martello picchia, un 30th Anniversary Super Tool 300 Leatherman contiene diciannove strumenti, né diciotto né venti; un computer aspetta solo di essere programmato e se domani si inventa una nuova possibilità, lui può aggiungerla.
Se vale questa premessa, il computer è diverso dal luogo che ci consente di applicare per tutta la vita undici azioni che abbiamo imparato a memoria, solo quelle, per sempre.
Sono quasi caduto dalla sedia a leggere la notizia di un aggiornamento a iBooksPreview: un
widget Dashboard, per giunta dedicato a qualcosa di attuale come iBooks.
Sempre alle prese con il salvataggio dello stato di lettura di Anteprima, sul mio Mac ancora più erratico di
quello che credevo, ho però ricevuto una soddisfazione compilando un noioso modulo che mi hanno spedito in formato Pdf, di quelli con tre pagine di dati sempre uguali da ripetere nell’intento di complicare la vita. Inserito il testo nei campi della prima pagina e copiatolo, Anteprima lo ha incollato al posto giusto nelle pagine successive.
Ringraziamenti a Phil per avermi trasmesso questo
tweet di Harry McCracken.
Omaggio a una delle
grandi campagne pubblicitarie del secolo scorso nel manifesto di una esposizione, fotografato ieri a Milano.
Uso Skype il meno possibile. Ultimamente un paio di amici legati al mezzo mi hanno coinvolto in chat. Pochi giorni dopo mi serviva un frammento della conversazione. A malincuore riaccendo Skype, che sta tanto bene spento, e sorpresa! Nel log compaiono solo le mie frasi.
Non voglio neanche sapere se sia una questione di configurazione. Se ne esiste una che consente questo, l’ha pensata un demente (informatico).
Invece uso molto Anteprima, perché leggo tanti Pdf.
Una battuta storica nella politica italiana vuole che, al momento di decidere l’organico della dirigenza Rai, la consuetudine imponga di assumere uno della maggioranza, uno dell’opposizione e uno bravo.