Dura minga
In milanese, non dura.
Si applica ai commenti di Frank Shaw di Microsoft in merito alla decisione di Apple di regalare le proprie app su iOS. La sostanza: poca roba, il mondo usa Office, le nostre tavolette sono le migliori.
In milanese, non dura.
Si applica ai commenti di Frank Shaw di Microsoft in merito alla decisione di Apple di regalare le proprie app su iOS. La sostanza: poca roba, il mondo usa Office, le nostre tavolette sono le migliori.
AppleScript. Una delle funzioni più preziose e meno considerate, l’equivalente di quel 95 percento del cervello umano che secondo lo stereotipo va sprecato. Qui è il cervello elettronico.
Riassumendo. Il sistema operativo è gratis, sempre e comunque. Se domani vado a cambiare il mio vecchio MacBook Pro, non pago per il word processor con funzioni base di impaginazione, né per il foglio di calcolo e neanche per il programma che crea presentazioni.
La cosa giusta da leggere (a parte l’ autopubblicità naturalmente) è la solita monumentale recensione di Mavericks da parte di John Siracusa di Ars Technica.
Non riuscirò a essere online durante l’evento di presentazione dei nuovi iPad e forse di molte altre cose. In serata comparirò sul solito canale #freesmug
del server irc.freenode.net
, dando il comando join #freesmug
dentro un programma atto allo scopo, su uno dei numerosi computer a disposizione. Con tanti ringraziamenti a
Gand e ancora una volta con l’invito a sostenere il software libero.
I siti-spazzatura sono attentissimi a qualsiasi indizio che possa rivelare se iPhone 5C stia vendendo bene, male, troppo, troppo poco, in aumento, in diminuzione, la qualunque. Come se fosse in gioco chissà quale posta.
Leggo su Internet Evolution che Surface di Microsoft sarebbe un gioiello incompreso:
Soddisfa un’esigenza non contemplata dalla generazione attuale di portatili e tavolette.
A Spiderweb Software che produce giochi straordinari, che sembrano vecchi e invece dentro hanno una forza che avvince. A fine mese arriva Avadon 2: The Corruption per Mac (su iPad l’anno nuovo). C’è appena tempo per comprare il primo episodio della saga e non restare indietro.
Scrivo e sostengo da tempo che chi produce contenuti nel Ventunesimo secolo ha il dovere di avvicinarsi alla padronanza dei mezzi di produzione e di conseguenza, nel mondo digitale, alla programmazione piccola o grande che sia.
Una volta l’anno deve essere permesso incensarsi e siamo a metà ottobre.