Chiedo scusa per andare fuori tema e sbandare su una delle cose che trovo impossibile ignorare, ovvero la matematica curiosa quanto, bonus, inutile.
Una delle figure di matematici per cui ho un debole è Fibonacci e ho appena trovato John D. Cook che
usa la serie di Fibonacci per convertire miglia in chilometri con una precisione più che ragionevole.
Con la serie di Lucas, dallo stesso meccanismo di quella di Fibonacci ma con partenza diversa, l’approssimazione è ancora minore.
Solo dopo avere scritto dell’
esperienza di Dr. Drang con i collegi elettorali americani, mi sono reso conto che al suo articolo mancava qualsiasi esercizio di scripting o da piccola programmazione.
In realtà non mancava alcunché: semplicemente il maestro ha deciso di dedicare al tema una serie di post, o almeno due. Il secondo, infatti,
raffina l’elenco degli Stati per numero di voti elettorali e lo scripting stavolta abbonda, a colpi di
Markdown, di
Python, dell’estensione di Python Pandas e della sua funzione
groupby.
Dire che il mercato dell’informazione tecnologica è cambiato suona come ovvietà stupida. Però dire che
chiude un sito come AnandTech è diverso e si sente un malessere fastidioso.
AnandTech ha vissuto per ventisette anni ed è stato all’avanguardia assoluta nei suoi resoconti tecnici su computer e processori. Che succede oggi? Nell’articolo di Ars Technica, i protagonisti parlano neanche troppo tra le righe. Google non porta più lo stesso traffico di prima, la cultura del mercato non è più quella del 1997.
Piccolo quiz con il pretesto delle presidenziali americane che si fanno sempre più incerte e chiacchierate anche se c’è da aspettare novembre:
Per un candidato presidente è più vantaggioso vincere negli Stati piccoli o in quelli grandi?
Ogni Stato americano vale un certo numero di voti per il Collegio Elettorale, l’organo che effettivamente proclama il presidente. Il candidato che vince in uno Stato incassa tutti i voti di Collegio Elettorale in palio in quello Stato, anche se ha vinto per un voto di differenza.
Mentre
Intel licenzia personale a quindicimila teste per volta o
Microsoft silura l’intero reparto al lavoro sulle problematiche di diversità e inclusione per un totale di
millenovecento persone, c’è attenzione sul fatto che Apple abbia mandato a casa un centinaio di dipendenti. Ma anche perché si tratta di persone che lavoravano su Books.
Questo ha suscitato diversi commenti tra cui quello di
Dan Moren su Six Colors. In sostanza dice Moren che è la direzione sbagliata, che Apple punta troppo sui servizi, che si è persa l’occasione di insidiare il primato di Amazon e via discorrendo.
Si sa che Doom deve girare
su qualsiasi apparecchio, soprattutto se improbabile, per decreto della comunità nerd.
Ebbene, un altro ostacolo è caduto: all’università di Tel Aviv, un gruppo di ricerca è riuscito a fare
generare Doom a un modello di machine learning, detto di questi tempi anche di intelligenza artificiale.
Generare Doom vuol dire che il gioco non è programmato: l’assistente generativo, addestrato con la visione di partite di Doom, ridisegna il gioco fotogramma per fotogramma facendo quello per cui sono bravi gli assistenti generativi, cioè rimescolare la conoscenza che hanno dentro il modello.
Commissari tecnici, epidemiologi ed esperti del clima si sono scoperti in questi giorni punte di lancia della sicurezza informatica e ci spiegano con dovizia di dettagli i come i perché dell’arresto in Francia di Pavel Durov, fondatore di Telegram.
In tutti i dotti interventi che si leggono, l’enfasi cade sulla cifratura delle chat di Telegram, che ne farebbe iL rifugio ideale di trafficanti, terroristi, pedofili e chissà che altro.
Telegram sarebbe anche il canale semiufficiale preferito dai militari russi e questo insaporisce ulteriormente la vicenda, considerato che Durov è volato volontariamente a Parigi dove sapeva che sarebbe stato arrestato e però, forse, messo al sicuro da situazioni difficili in Russia.
È dalla nascita della fotografia che si ritoccano le fotografie e, finora, che lo si fa a grandi linee in termini di modifica per sottrazione: la cognata rovina la foto della cerimonia e si toglie la cognata della foto.
Le prime recensioni dei Pixel 9 di Google, dotati della funzione Reimagine azionata da Gemini Ai, parlano tuttavia dell’inizio di una nuova epoca: la modifica per aggiunta. E tra gli addetti ai lavori ci si chiede se sia il caso di insistere su questa strada.
Secondo Amazon, in Amazon usano Amazon Q (per chiarezza, a costo delle ripetizioni) per aggiornare ed evolvere il proprio software interno foundational, infrastrutturale.
In sei mesi, l’azienda avrebbe modernizzato più di metà dei propri sistemi di produzione Java a una frazione del tempo richiesto prima, con un risparmio – dicono – di quattromilacinquecento anni/sviluppatore di lavoro. Il settantanove percento del codice generato automaticamente sarebbe stato implementato senza bisogno di interventi ulteriori.
Bello leggere su Phoronix della
collaborazione tra AMD e FreeBSD in modo che il sistema operativo possa meglio supportare certe caratteristiche dei processori. Se Apple volesse fare qualcosa del genere, magari anche scegliendo aree di Apple Silicon che non hanno particolari segreti da nascondere, farebbe bene a tutti. In nessun caso si vedrebbe l’esodo di utenti verso FreeBSD, mentre chi ha un interesse specifico per il sistema aperto sarebbe semplicemente più contento e proclive a comprare un Mac.