Non fai in tempo a parlare di Pixel Tablet messi in vendita giusto per smaltire componenti che The Verge riporta l’assenza di opzioni di riparazione in caso di danni allo schermo di un Pixel Watch.
Emerge dal pezzo che la garanzia rilasciata da Google (o forse Alphabet, non ho approfondito) copre pressoché nulla. Non ci sono estensioni di garanzia, non ci sono centri di supporto. Le possibilità a disposizione sono, testuale dal pezzo, trovare un altro Watch su eBay (!
Da una chiacchierata con la secondogenita (!) mi è uscita una riflessione puerile, che tuttavia condivido.
Puoi tenere tutti i tuoi device… ma puoi usare solo una funzione. Quale scegli?
A me è uscita così:
iPhone: Personal hotspot
Mac: Terminale
iPad: Runestone
Apple Watch: Salute
Apple TV: Movies
Vision Pro: boh? (Vedremo)
Naturalmente è meno di un divertissement, giusto un pensiero ozioso. Tuttavia mi ha fatto focalizzare piuttosto bene che cosa effettivamente ci faccio di indispensabile o quasi, con i device.
Mi ricordo quando si parlava della precisione di watch e di quando Apple riprendeva i prototipi a mille fotogrammi al secondo e faceva la stessa cosa con un orologio atomico, per mettere a confronto i due apparecchi. Attenzione minuziosa ai dettagli.
Con watchOS 10, arriva un quadrante dedicato a Snoopy e Woodstock. I due personaggi danno vita durante il giorno alla bellezza di 148 diverse animazioni, amministrate da un pezzetto di software che provvede a evitare o limitare le ripetizioni.
Mi ricordo quando si parlava della precisione di watch e di quando Apple riprendeva i prototipi a mille fotogrammi al secondo e faceva la stessa cosa con un orologio atomico, per mettere a confronto i due apparecchi. Attenzione minuziosa ai dettagli.
Con watchOS 10, arriva un quadrante dedicato a Snoopy e Woodstock. I due personaggi danno vita durante il giorno alla bellezza di 148 diverse animazioni, amministrate da un pezzetto di software che provvede a evitare o limitare le ripetizioni.
Che bello il racconto di Boiling Steam su come il blog è tornato online dopo problemi non dettagliate di infrastruttura.
L’autore ha tempo e capacità e ha deciso di uscire da WordPress a favore di un sistema statico di generazione del sito, che dopo avere considerato le possibilità esistenti ha deciso di rifarsi da solo, in linguaggio R.
Per creare un blog su un sistema statico non serve per forza un linguaggio vertiginosamente veloce e ha trovato appoggio nelle librerie che gli servivano per trattare con le immagini e tutte le altre cose.
Trentaquattro anni fa usciva NextStep, il sistema operativo per i computer NeXT, voluti da Steve Jobs quando venne estromesso da Apple e creò una nuova azienda per spingere il proprio sogno.
On this day in 1989, NeXTSTEP 1.0 was released. pic.twitter.com/GWuVi8qf1x
— Today in Tech History (@DayTechHistory) September 18, 2022 I computer NeXT non andarono da nessuna parte e oggi sono buoni giusto per le rassegne di retrocomputing. Il software che lo animava è invece andato avanti e gli dobbiamo gran parte del presente e financo del futuro dei nostri Mac, per non parlare di tutti gli altri apparecchi.
Una delle cose importanti imparate durante l’asilo della primogenita l’ho sentita durante un incontro collettivo con una psicologa, che al momento di discutere qualsiasi cosa, dal metodo educativo all’acquisto dei giocattoli al modo migliore di mettere i cuccioli a dormire, invitata a chiedersi sistematicamente a chi serve?
Nel senso che certi giocattoli non sono per i bambini ma per compiacere uno o più genitori, così come le scelte di sport e attività compiute dai genitori per compensare mancanze proprie eccetera.
Certo, sarebbe bello se qualcuno si prendesse cura di Wizardy: Proving Grounds of the Mad Overlord, il primo videogioco di ruolo single user con il concetto di party.
Viene fuori che Digital Eclipse non ha detto niente a nessuno e ha lavorato sul gioco originale per lasciare intatta la trama e i personaggi e però inserire piacevolezze da mondo moderno a livello grafico e di interfaccia, con abbondanza di 3D e immaginario visivo.
È il pensiero del passato come inizio di un continuo che porta fino al presente, che venerdì 6 ottobre alle 18 mi porterà alla Ex portineria della fabbrica in piazzale del Cotonificio 1 a Crespi D’Adda, per l’inaugurazione di Computer Stories.
Computer Stories è un altro bel lavoro degli amici di Magnetic Media Network, che da tanti anni hanno in sede il M’useum dedicato ai più rappresentativi, rari, particolari, interessanti prodotti informatici a partire da quando tutto è nato.
I prezzi di iPhone sono sempre più alti, dice il barista. Può essere vero, c’è anche l’inflazione, la tassazione che è inclusa nei prezzi italiani ed esclusa nei prezzi americani… sarà vero?
A PerfectRec hanno aggiustato i prezzi secondo il tasso di inflazione e scrivono che i prezzi dei nuovi iPhone sono i più bassi di sempre. Il prezzo di un iPhone 15 base è il più basso dal 2007; iPhone 15 Plus è il Plus più basso di sempre; iPhone Pro è il Pro più basso di sempre.