Era tanto che non si faceva attenzione ad Asymco. Ci è mancato.
In quest’ultimo post, Horace Dediu analizza l’ecosistema globale di Apple dal punto di vista economico.
Il dato non va confuso con quello della capitalizzazione, valore delle azioni moltiplicato numero di azioni. Questo riguarda le vendite dei prodotti Apple, di quelli dell’indotto che ruota attorno ad Apple, quelli i cui produttori incassano il cento percento, ma non potrebbero vendere se non ci fosse l’ecosistema Apple.
Secondo MacRumors, ci sarebbe in arrivo una nuova Magic Keyboard per iPad, con parti in alluminio e un trackpad più grande, per dare a iPad ancora di più il sapore di un portatile.
A parte la caratura di rumor della notizia, che arriva da Mark Gurman di Bloomberg e dunque potrebbe essere vera ma anche non troppo, rimango su quanto detto giorni fa: sono molto più interessato a nuove fantastiche funzioni touch che al tentativo di portatilizzare iPad per chi vuole un portatile, ma non un Mac.
Secondo la app Foto di iOS, ho scattato settantatremiladuecentoottantuno fotografie negli ultimi quattordici anni in cui ho posseduto un iPhone.
L’autore di questa citazione, Harley Turan, inizia così Exploring Exif, un pezzo pazzesco di esplorazione del mondo del metadati associati a ciascuna foto che scattiamo. Se fossimo su National Geographic ne verrebbe fuori un documentario dal titolo come La vita segreta delle foto o qualcosa del genere.
Già questo corrisponde a una professione o quasi.
Quelli che una volta i Mac sì che erano belli perché si poteva rovistare nelle estensioni e ora lamentano la chiusura e la creatività dell epoca odierna dove tutti-pensano-a-iPhone, oggi possono cimentarsi con la costruzione di un Mac fai-da-te azionato da Mac OS X Snow Leopard.
Su Instructables c’è il progetto completo, con lista di componenti e istruzioni, basato sullo chassis di un Macintosh originale del 1984 che, secondo gli obiettivi dell’autore, doveva restare integro, senza stravolgimenti, tagli e deformazioni.
Alla fine Apple ha definitivamente abbandonato i piani di scandire gli apparecchi dei singoli a caccia di immagini potenzialmente pedopornografiche, a favore di una strategia detta Communication Safety che munisce gradualmente tutti i suoi sistemi di comunicazione di metodi per riconoscere nudità nei contenuti e limitarne preventivamente la diffusione.
Ora però una organizzazione per la lotta contro la pedopornografia ha chiesto ad Apple di sviluppare un sistema per andare a caccia di foto compromettenti su iCloud e la società ha (insolitamente) risposto in pubblico con il dettaglio dei motivi per cui preferisce la propria strategia.
Eric Goldman ha sintetizzato egregiamente un articolo di Kieran McCarthy sullo stato delle cose riguardo a grandi modelli linguistici e scraping, al punto che il mio resoconto è praticamente una traduzione del suo pezzo. Per una volta, spero mi perdonerà.
Microsoft ha recentemente vietato lo scraping o altre forme di estrazione di dati dai propri servizi di intelligenza artificiale, soi-disant. Se vuoi curiosare e ricavare dati accumulati da quei servizi, niente da fare se non trovarsi un avvocato.
Sotto il titolo di un articolo di Jason Snell, La rinuncia al sogno di viaggiare solo con iPad, si legge una lunga lista di citazioni di personalità di vario rango, da John Gruber in giù, che lamentano la mancata crescita di iPad come piattaforma alternativa a Mac da usare possibilmente come unica macchina.
Qualcuno scrive che Apple Silicon ha ucciso il sogno di iPad dato che un Mac è praticamente leggero e maneggevole uguale; c’è chi dà la colpa ad Apple di avere chiuso iPad al punto di non permettere una serie di cose essenziali che invece su Mac si fanno o si trova un modo per fare; è saltata fuori la vecchia distinzione tra macchine per produrre informazione e macchine per consumarla e così via.
Sono una cattiva persona in quanto, pur avendo emacs a disposizione, cerco un minieditor quick and dirty per quelle numerose circostanze in cui la necessità è correggere un refuso o aggiungere una riga a un file di configurazione più corto di questo capoverso.
Unix mi offre da sempre pico e nano, che però sono poco pratici nel caso di righe più lunghe della schermo e non supportano pienamente Utf-8, dalle accentate in avanti.
Personalmente preferisco un Mac con macOS, ma giudico vitale che esista sempre la possibilità di installare sistemi operativi open source sui computer Apple.
C’è un’ottima notizia a questo riguardo: sono stati pubblicati i nuovi driver grafici OpenGL per Asahi Linux su Apple Silicon. È così ottima da essere ancora migliore: non si tratta del gioco di prestigio di un maghetto dello hacking che con un salto mortale carpiato riesce a fare partire qualcosa pieno di bug e che non partirà a nessun altro; i driver – versione OpenGL ES 3.
Nel 1968 il biologo Paul Erlich divenne personaggio pubblico grazie al suo libro The Population Bomb, in cui sosteneva che la Terra non potesse dare supporto a più dei tre miliardi e mezzo di persone presenti in quel momento. Di ospitata in ospitata Erlich preannunciò una carestia senza precedenti, in cui sarebbero morte di inedia centinaia di milioni di persone, e si trovò a discutere con Julian Simon.
Dove Erlich vedeva un meccanismo inarrestabile che avrebbe travolto la civilizzazione Simon, economista, pensava alla capacità di adattamento umana.