Sembra che il cerchio si stia chiudendo. Microsoft ha annunciato
l’arrivo in Excel di una funzione Copilot per governare fogli di calcolo tramite il ricorso a una versione di ChatGpt.
Il post elenca tutta una serie di esempi in cui la funzione può tornare utile e avvisa chiaramente, d’altra parte, che è un’aggiunta opzionale:
La funzione COPILOT è interamente opzionale e viene aggiunta ai tuoi fogli di calcolo solo quando decidi di usarla.
Mentre scrivo, ignoro a quale squadra rivolgere congratulazioni e complimenti per la vittoria del campionato italiano di softball. Manca gara cinque della finale, che non riuscirò a vedere, almeno in diretta, probabilmente neanche in differita.
Ho assistito invece a qualche inning di gara tre e gara quattro, per restare scioccato dal dilettantismo e dall’approssimazione dimostrate dalla Rai.
Prima di tutto, la telecronaca. Uno dei commentatori non riusciva a smettere di definire facile preda la palla recuperata senza difficoltà dalla difesa. C’è del merito, ma non per ripeterlo dieci volte in un’ora. Un telecronista è al suo posto per raccontare la partita anche in modo gradevole, senza frasi fatte e con un linguaggio articolato.
Vedo opportuno rompere il silenzio che ha avvolto Liquid Glass dopo le polemiche a seguito del suo annuncio come parte dei sistemi operativi edizione 26.
Il contenuto opportuno arriva da Craig Hockenberry, che avanza una teoria interessante: Liquid Glass anticiperebbe l’arrivo di
hardware che attenua, se non elimina, la differenza tra schermo e telaio.
L’idea è suggestiva e lascia aperto il dibattito anche alle fantasie piu sfrenate, da schermi Oled flessibili per seguire la curvatura del bordo a iPhone realizzati con materiali innovativi più o meno fantascientifici.
Per far capire l’importanza del software open source e quanto questa importanza non venga riconosciuta, basta un singolo post.
Un post che elenchi le marche di autoveicoli equipaggiate con una versione di curl, il software open source per il downloading.
Sono quarantasette:
Acura, Alfa Romeo, Audi, Baojun, Bentley, BMW, Buick, Cadillac, Chevrolet, Chrysler, Citroen, Dacia, Dodge, DS, Fiat, Ford, GMC, Holden, Honda, Hyundai, Infiniti, Jeep, Kia, Lamborghini, Lexus, Lincoln, Mazda, Mercedes, Mini, Nissan, Opel, Peugeot, Polestar, Porsche, RAM, Renault, Rolls Royce, Seat, Skoda, Smart, Subaru, Suzuki, Tesla, Toyota, Vauxhall, Volkswagen, Volvo
I giorni dell’esoterismo informatico continuano – alla fine la festa è quando uno si diverte – e oggi avrei una domanda per gli esperti di LaTeX.
Il casus belli arriva da John D. Cook e dalla sua trattazione del
problema del carattere Eszett, quello che vediamo in tedesco quando c’è una doppia S, tipo straße.
Se chiedo a BBEdit di convertire la parola in tutto maiuscolo, ottengo STRASSE. E sarebbe stato giusto, se ho capito l’esposizione che non è chiarissima corroborata dai commenti, fino almeno al 2017, quando le regole sull’utilizzo della Eszett sarebbero cambiate fino a culminare, nel 2024, con l’indicazione di preferire una Eszett maiuscola alla doppia esse.
Lo si è detto, è un Ferragosto marchiato emacs. Un emacsgosto o qualcosa del genere.
Qui e ora non un singolo consiglio o lista di consigli, ma un sito personale dedicato:
Karthinks.
Sono post sporadici, non tantissimi, di valore clamoroso per chi usa emacs. Il classico sito da bookmark immediato, prioritario e perenne.
Leggere per credere. Si trovano anche tecniche di uso poco conosciute, parte di emacs standard, senza bisogno di pacchetti esterni e installazioni.
Che si possa passare una bella giornata, serena e riposante, insieme a qualcuno o qualcosa di proprio gradimento.
Se ci sono da mandare auguri, Spider-Mac mostra come
inviare fuochi d’artificio con Messaggi e un sistema operativo aggiornato.
Non è esattamente rocket science. Ma oggi è esattamente festa. Sempre grazie a tutti.
Si avvicina la festa e la tradizione vuole che si approfondisca l’uso di emacs. Tradizione inventata
ieri, con la solidità e la solennità delle usanze immortali.
Oggi festeggiamo la vigilia con l’aggiornamento delle avventure di Matt Gemmell intitolate
Much Ado About Emacs, giunte al decimo episodio.
Si noti che Gemmell è un guru Mac. Il suo blog si intitola Bycycle for the Mind.
La sovrapposizione dei due stati, emacs e Mac, è quantisticamente e fantasticamente possibile.
Ieri si parlava di un
browser solo tastiera iniziato da sviluppatori emacs, ma alla fine non si è parlato di emacs.
Siccome sono tutte occasioni perdute, riparo con questa
presentazione di emacs-reveal, sistema per scrivere in emacs presentazioni poi realizzate da reveal.js.
La presentazione è ovviamente realizzata con emacs-reveal e devo ammettere di essere rimasto impressionato. Di sistemi per creare presentazioni senza passare da Keynote ne esistono legioni. Un demo come questo però non lo avevo mai visto. si vedono un sacco di effetti e opzioni che davvero riguardano la valorizzazione del contenuto, prima di essere effetti scenici.
Più uso Mac e più mi adopero per tenere le mani sulla tastiera. Per certi flussi di lavoro può sembrare controproducente e forse per uno in particolare lo è davvero: navigare il web. Dalla tastiera si possono dare delle grandi sequenze di tabulatori per spostarsi tra gli elementi della pagina. Se la pagina è ben disegnata, è utile; altrimenti è frustrante e macchinoso. Il più delle volte l’esito è quest’ultimo.